LA TENDINOPATIA GLUTEA
La tendinopatia glutea (TG) è definita come un dolore disabilitante da moderato a severo sul grande trocantere (l’osso laterale dell’anca) con marcata dolorabilità alla palpazione su questo osso.
Viene spesso definita come borsite trocanterica.
Tuttavia, recenti ricerche definiscono la tendinopatia non infiammatoria dei muscoli glutei come la principale fonte di dolore laterale dell’anca.
Questa condizione colpisce generalmente le persone inattive, ma può anche essere un problema negli atleti, in particolare nei corridori.
È la tendinopatia più comune dell’arto inferiore, con una probabilità che ne sia colpita una donna su quattro di età superiore ai 50 anni.
La TG ha un impatto significativo sulla qualità della vita, con sintomi simili a quelli dell’artrosi dell’anca e interferisce con il sonno (sdraiato sul fianco) e le comuni attività di carico.
Il tendine
La struttura del tendine e la sua forza sono influenzate dal carico meccanico che innesca risposte fisiologiche all’interno dello stesso.
In condizioni normali, il tendine subisce un ciclo di processi catabolici (degenerazione) e anabolici (rigenerazione) equilibrati.
I cambiamenti repentini nel tipo di carico, nell’intensità o nella frequenza del carico interrompono questa armonia.
Il mancato adattamento al carico, dovuto al rapido aumento dell’intensità e/o della frequenza con tempo di recupero insufficiente, si traduce in una serie di effetti catabolici che a loro volta provocano l’alterazione del comportamento dei tenociti (cellule del tendine), la riduzione della capacità portante e la predisposizione dei tendini alla lesione a tempi relativamente bassi.
Una combinazione di carico in trazione e compressione risulta essere la più dannosa.
Sulla base di ciò, la posizione di adduzione dell’anca costante o ripetitiva durante compiti statici e dinamici può contribuire allo sviluppo della GT.
Ciò suggerisce che la combinazione di adduzione e flessione, ad esempio seduti con le ginocchia incrociate o addotti su una sedia bassa, può causare una compressione pronunciata sul tendine. Le persone con GT possono anche provare dolore dopo essere state sedute per un lungo periodo di tempo, specialmente se i loro fianchi sono stati flessi oltre i 90 gradi.
Esempi di attività e posizioni che causano compressione ai tendini dei glutei:
- In piedi con un’anca in adduzione
- Seduto con le ginocchia unite
- Seduto con le ginocchia incrociate in adduzione
- Inclinazione o spostamento pelvico laterale eccessivo durante le attività di carico dinamico su una gamba sola.
- Correre su una strada con curve o nella stessa direzione su una pista di atletica con un modello di contatto piede-terra sulla linea mediana o trasversale
Forza muscolare
Studi hanno scoperto che il controllo pelvico in una posizione di equilibrio in appoggio su una gamba singola era controllato per il 70% dai muscoli abduttori. È stato anche dimostrato che le persone con TG tendono ad avere una perdita di tono e forza della muscolatura glutea e questi fattori influiscono sull’equilibrio del meccanismo abduttorio e aumentano la compressione dei tendini glutei.
Come si presenta il dolore?
Il dolore laterale dell’anca ha un inizio insidioso, che peggiora gradualmente nel tempo con carichi e compiti diversi.
Altri sintomi includono:
- Gran trocantere dolente alla palpazione;
- Dolore sdraiandomi sopra al alto problematico. Il dolore notturno quando si è sdraiati sul lato dolorante è il segno distintivo della GT.
- Dolore con attività sotto carico come camminare, salire le scale, stare in piedi e correre.
- Dolore durante la posizione seduta prolungata
- Stare seduti con le gambe incrociate aumenta il dolore
- Il dolore può verificarsi anche quando si è sdraiati sul lato non doloroso se l’anca dolorante cade in adduzione (verso l’interno).
- Abduttori deboli dell’anca
Cosa fa il fisioterapista se ho una tendinopatia glutea?
Inizialmente è necessario indagare il dolore attraverso la storia del paziente per comprendere la natura dei sintomi e per escludere Red Flags (problematiche gravi).
In seguito il fisioterapista andrà a fare dei test ortopedici manuali e test dinamici.
L’accuratezza di questi test può essere migliorata quando il paziente è in grado di segnalare la sede dei sintomi durante l’esecuzione degli stessi.
I test usati per riconoscere la TG sono solitamente delle manovre in cui si va a creare tensione al tendine, per constatare se il paziente segnala il dolore esattamente sul punto indagato.
Si eseguiranno poi:
- test di forza, dove si va a far contrarre il muscolo di quel tendine, sempre per indagare il dolore.
- Test dinamici, cioè si fa fare dei movimenti al paziente, ad esempio facendolo restare in equilibrio su una gamba sola, per notare se c’è equilibrio e/o dolore confrontando col lato opposto.
Gestire il carico
La gestione del carico per la TG dovrebbe includere l’educazione su posizioni e attività che possono aumentare il carico di compressione sui tendini glutei. I pazienti con GT dovrebbero:
- Evitare di sedersi con le gambe incrociate;
- Evitare di sederti con le ginocchia unite;
- Evitare di stare in piedi mentre sei appeso su un fianco;
- Evitare di sdraiarsi sul lato interessato;
- Posizionare un cuscino tra le ginocchia quando si è sdraiati sul lato sano per limitare l’adduzione dell’anca interessata;
I volumi di attività sportive e ricreative devono essere attentamente monitorati per prevenire l’aggravamento del dolore. Per gli anziani, piccoli cambiamenti come ridurre le distanze percorse, evitare le colline quando si cammina ed evitare le scale possono essere sufficienti per ridurre il carico sui tendini glutei.
Negli atleti, il riposo completo è dannoso per la funzione dei tendini.
Sarà utile una diminuzione del carico di lavoro, o un cambiamento dell’allenamento, cercando di gestire al meglio i carichi per evitare di sovraccaricare continuamente il tendine.
Gli esercizi
Gli esercizi per le tendinopatie sono fondamentali. Solo stimolando il tendine si riuscirà a modificare la sua struttura permettendo al corpo di ripristinare la funzionalità del tendine.
In primis il fisioterapista darà degli esercizi per stimolare il tendine in posizioni non eccessivamente stressanti. Durante gli esercizi è normale sentire un leggero dolore, ma non dovrà essere tale da non riuscire a finire l’esercizio.
Gli esercizi iniziali solitamente sono composti da contrazioni isometriche, cioè senza movimento ma solo contraendo il muscolo.
In seguito, quando il dolore sarà diminuito, si inseriranno esercizi via via sempre più intensi, quindi contrazioni concentriche, eccentriche e infine esercizi di forza esplosiva (dove richiesto).
Ovviamente deve essere tutto tarato in base alle richieste funzionali del paziente. Se siamo di fronte ad uno sportivo la riabilitazione richiederà esercizi sempre piu intensi.
Se hai dolore all’ANCA o soffri di altri disturbi non esitare e prenota un appuntamento con i professionisti del nostro team.
Fisiokinetic a Bassano del Grappa
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